Quando si parla di argento c’è una domanda che sorge a molti: qual è la differenza tra l’argento 800 e il 925.
Infatti, negli oggetti creati con questo materiale, all’interno si può trovare un ovale contenente uno di questi due numeri, ma in pochi sanno qual è il loro significato.
Esistono anche altre diciture, ma queste due sono le più comuni e stanno ad indicare la punzonatura.
Conoscere il reale significato e la differenza tra questi due tipi di punzonature è fondamentale soprattutto se si vogliono vendere delle posate in argento 800 o altri tipi di utensili o gioielli realizzati con questo metallo.
Argento 800 e argento 925: quali sono le differenze
Come abbiamo affermato poc’anzi, prima di vendere, ma anche acquistare, oggetti realizzati in argento è bene sapere cosa indicano le cifre riportate all’interno del piccolo ovale.
Queste devono essere presenti per legge, anche se spesso sono poco visibili; quindi se non sono presenti è già indice che questi oggetti o gioielli non sono realizzati con questo metallo.
Per capire nel concreto, la differenza tra l’argento 800 e il 925, dobbiamo fare un passo indietro e imparare a riconoscere la punzonatura dell’argento seguendo alcuni step fondamentali
Come tutti i metalli preziosi, anche l’argento può essere trattato in più modi e utilizzato per creare posate, gioielli, oggetti con fine decorativo e tanto altro.
I numeri che vedi indicati sugli oggetti all’interno dell’ovale, ovvero la punzonatura, informa l’acquirente sulla quantità di metallo puro che viene impiegato per la lavorazione di quello specifico oggetto.
La punzonatura è un modo per autenticare e garantire l’origine degli oggetti in metallo prezioso.
Le marcature possono includere un sigillo ufficiale del produttore o dell’importatore, nonché marchi di garanzia statali che forniscono una prova definitiva per i proprietari in caso di dubbi sulla storia della proprietà.
Come sappiamo, l’argento quando si trova al suo stato puro è un metallo malleabile e quasi impossibile da lavorare.
A causa di questa sua caratteristica, quando si utilizza l’argento per creare oggetti o gioielli è necessario usare leghe metalliche che possono contenere diverse percentuali di argento puro; per sapere quanto argento puro è contenuto in un gioiello o in un oggetto, basta controllare la punzonatura al titolo.
Questa, come dicevamo, è un marchio che puoi trovare impresso all’interno di qualsiasi cosa realizzata con materiali come l’oro o l’argento.
Trovando questo marchio, puoi sapere la percentuale di metallo prezioso contenuta: quindi, quando trovi scritto “argento 800” significa che su mille parti 800 sono di argento e le 200 parti che restano sono realizzate con altre leghe metalliche, di solito si parla di rame.
Per l’argento 925 vale lo stesso discorso: su mille parti, 925 sono di argento puro, mentre le restanti 75 sono di lega di rame.
Può capitare di trovare altri due tipi di punzonatura: 916 o 950; queste solitamente sono riportate sugli oggetti molto antichi, è difficile trovarle oggi.
In generale, gli oggetti in argento con almeno 800 millesimi sono oggi un titolo legale sul mercato.
Per gli oggetti nuovi esiste un solo standard approvato, che consiste in una purezza del 999 o del 925% e in incrementi di 400 centesimi fino a 80000.
Quale scegliere
Ora che sappiamo cosa stanno a significare quei codici riportati negli oggetti, una domanda sorge spontanea, qual è l’argento migliore tra 800 o 925.
In realtà non esiste risposta; non c’è un argento migliore dell’altro, sono due tipi di lavorazione diversa.
Se parliamo di valore, il 925 ha una percentuale più alta di argento puro e quindi, è più prezioso, viene chiamato anche “sterling”, ma questo non lo rende migliore.
Infatti, anche se è più prezioso, questo argento non è adatto a tutti i tipi di lavorazione, di solito è usato per gioielli o oggetti di piccole dimensioni.
Per quanto riguarda l’argento 800, questo è più resistente ed infatti viene usato anche per oggetti di grandi dimensioni (vasi, posate o utensili).Anche se contiene meno argento puro, la sua quotazione non è più bassa rispetto a quella dell’argento sterling, in quanto spesso si tratta di oggetti storici e che quindi hanno un maggior valore economico.
