La scelta di un buon libro da leggere e di come passare il proprio tempo, sono divenuti, nel recente periodo, una delle prerogative di più o meno giovani che si ritrovano a passare a casa le proprie giornate. Con questo articolo, infatti, tenteremo di rispondere alle necessità di quanti, durante la pandemia, si stanno ponendo queste domande e stanno provando a comprendere quale sia il libro che fa per loro. Per quanto un libro possa sembrare destinato ad un pubblico di bambini e giovani, ciò non significa che esso non possa nascondere un significato preciso per quelle persone “un po’ più in là con l’età”, e che possono ritrovare, tra quelle righe, una frase per se stessi che legga loro dentro.
Ecco perché uno dei primi tabù da sfatare è quello relativo ai classici.
I Classici: perché sceglierli.
Spesso siamo abituati a vedere il classico come un testo antico scritto per gli antichi (e quindi profondamente limitante per quanto riguarda la sintassi). In realtà il classico è un testo che parla ad uomini e donne di ogni tempo e che quindi si configura come un mezzo per approfondire meglio noi stessi, il nostro carattere e, tavolta, anche sognare. Troviamo classici nella letteratura greca e latina (in particolare), ma anche in quella francese, italiana o russa. Quest’ultima, specialmente tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo, mira ad indagare i rapporti tra la persona e la propria spiritualità (si pensi a Dostoevskij, ad esempio) e può essere, dunque, utile per coloro i quali, in questo periodo, sentano la necessità di doversi avviare ad una maggiore comprensione di se stessi.
Nuovi amici: i Fantasy
Ma i libri, ovviamente, non sono terminati qui: la letteratura è vasta tanto quanto sono le lingue e le parole che la compongono: un buon compagno di squadra per le giornate noiose che aiuti ad uscire da quella dimensione ordinaria che è la realtà potrebbe sicuramente essere un fantasy. Il pregiudizio che aleggia intorno a questo genere, infatti, è spesso relativo al fatto che esso si riferisca ad un pubblico di bambini, non tenendo conto che molti di questi, recenti, specialmente d’area inglese, mirino ad una crescita progressiva col pubblico di riferimento e che, quindi, per quanto inizialmente legati a quel tipo di destinatario, abbiano un fine più alto, più maturo.
Conclusione
Qualunque sia il genere, dunque (fantasy, thriller, horror) un libro è pane per qualsiasi tipo di denti, un messaggio scritto nel passato per allietare le giornate, cambiare la realtà ed educare rendendoci tutti uomini e donne migliori.